La nostra storia inizia nel lontano 1969 ad una gara internazionale Italia Vs Sud Africa di Karate a Savona. Dopo uno scontro agonistico particolarmente cruento e problematico con l’atleta Sudafricano, anche se conclusosi in un pareggio, il maestro Aurelio Bonafede comincia a dubitare dell’efficienza della sua pratica e inizia un percorso di ricerca tecnica che continua tutt’oggi. Questo percorso consiste nel rintracciare le origini del Karate, prendendo in considerazione l’evoluzione della pratica per comprendere a fondo tutti gli aspetti trascurati e criptati presenti della disciplina.
Durante il suo soggiorno in Giappone (dal 1975 al 1979) il maestro Aurelio Bonafede frequenta vari Dojo sia di stile Shorin che Shorei. Tonato in Italia, il maestro mette in pratica la sua esperienza e poi fonda, nel 1995, l’Associazione Shorin Karate Italia.
In seguito poiché il programma d’insegnamento dell’Associazione Shorin Karate Italia segue i kata dello Shorin (Matsubayashi), ma l’esecuzione tecnica si basa su criteri scaturiti dalla ricerca del maestro, nel 2014, per motivi di chiarezza il nome della scuola cambia diventando Bonafede Aurelio Ha1 Karate Do.
Dopo quasi cinquant’anni di ricerca e continui viaggi in Giappone, il maestro Aurelio Bonafede conclude che nonostante l’esistenza di molteplici stili, la pratica del Karate è univoca. Infatti, l’evoluzione stilistica del Karate si è purtroppo spesso basata su interventi puramente estetici per scopi commerciali. Inquinando la tradizione del Karate, i maestri in competizione per attrarre nuovi allievi, cercarono di stabilire punti di differenza tra le scuole modificando le tecniche per farle apparire visivamente più persuasive ma raramente legate a migliorarne l’efficacia.
L’efficacia, certamente, anche se importante, non è data dalla velocità di esecuzione della tecnica ma da molti altri particolari che spesso sono più importanti della velocità di esecuzione. Particolari che si evincono analizzando tutte le attività sportive e non, dove si percuote, si lancia si solleva, la tecnica, quindi la cura dei particolari determinano il campione.
In risposta alle limitazioni pratiche causate dalla pandemia del COVID-19 e in attesa di tempi più favorevoli, lo SHORIN KARATE DOJO si convertirà in un centro di specializzazione per praticanti di livello superiore al Primo Kyu.
Avvicinandovi al nostro dojo, vi renderete conto che gli insegnamenti del maestro Bonafede vertono su un ritorno ad una pratica pura del Karate basata su uno sviluppo tecnico di base che al giorno d’oggi, gioco forza, è trascurato e sostituito da corse alle gare sportive. I Maestri di oggi per motivi di durata delle lezioni e il numero di allievi, pur volendo e conoscendo, non hanno il tempo per mettere a punto le variegate tecniche della disciplina. Nelle lezioni personalizzate gli insegnamenti del maestro Bonafede non saranno in conflitto con i vari stili, ma semplicemente di aiuto allo sviluppo peculiare tecnico di ogni praticante di qualsiasi Ryu di appartenenza.
1. “Ha” si può tradurre come “ alla maniera, al modo, stile…. “